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Pavor nocturnus nei bambini e omotossicologia

Pavor nocturnus nei bambini e omotossicologia

pavor nocturnus
pavor nocturnus

L’ omotossicologia è una terapia naturale priva di effetti collaterali, adatta anche alla modulazione delle reazioni emozionali dei bambini e in particolare in caso di sofferenza da pavor nocturnus. La pavor nocturnus nei bambini appartiene entro certa misura all’espressione fisiologica dei campi emozionali. Si definiscoe pavor nocturnus solo  quanto l’intensità emozionale tracima oltre precisi limiti. Il pavor nocturnus è infatti un’emozione primordiale, insita nell’uomo sin dalla nascita e idonea a garantire la sopravvivenza di fronte alle insidie della vita. Nei bambini questa emozione assume un’estensione specifica perché particolarmente dipendenti dalla protezione genitoriale. Istintivamente i bambini tendono ad affidare la propria protezione a uno o più adulti, riducendo in tal modo significativamente l’angoscia di esistere. Solo quando tale affidamento per qualche incidente fallisce, si sviluppa nei bambini un’espressione patologica e non proporzionale del pavor nocturnus. Quando i bambini realizzano la mancata protezione in una fase della vita dove non  sono nelle condizioni di provvedere da soli alla loro sicurezza, si apre a una sofferenza da pavor nocturnus che può permanere nella sfera emozionale o coinvolgere lo sviluppo somatico e implicare precisi tessuti in somatizzazioni coerenti. Il neonato inserito in un contesto biologico e naturale non può perdere protezione genitoriale o la fiducia in tale protezione. L’esposizione al predatore e alla fame sono rapidamente terminanti la vita stessa e inconsciamente stimolanti la sofferenza e l’angoscia. Il neonato appena venuto alla luce ha pavor nocturnus di tutto ciò che è nuovo e potenzialmente minaccia. Con il tempo impara a identificare l’ambiente e soprattutto la figura di riferimento materno. Per il neonato il femminile significa protezione e nutrizione. Molto più tardi nei bambini la figura materna sarà integrata da quella paterna con il compito di protezione territoriale estesa e protezione sociale.

Il neonato invia segnali tipo pavor nocturnus richiamando l’attenzione genitoriale e ottenendo a seguito protezione e coccole. Questi segnali possono diventare anche una forma di comunicazione tra bambini e genitori. La protezione non è sempre reale, ma deve essere immaginata come tale dai bambini. La perdita dell’onnipotenza genitoriale o della fiducia nel genitore è per i bambini un ingresso in pavor nocturnus patologica che può evolvere nei casi più impegnativi in angoscia o terrore, Bisogna tener presente che nelle parti più antiche del cervello pertanto perfettamente attivabili nei bambini, la perdita di protezione significa decesso per fame o per predazione. Lasciare che i bambini piccoli  piangano e gridino da soli per ore, come metodo di educazione è sbagliato perché non fa altro che accentuare il suo senso di solitudine di fronte a pericoli immaginati. Per il sistema nervoso dei bambini la differenza tra reale e immaginato è molto più sottile che nell’adulto. I bambini che soffrono per la pavor nocturnus possono alterare il loro comportamento inizialmente e favorire particolari somatizzazioni spesso in relazione agli organi genitourinari.

Quando i bambini soffrono di pavor nocturnus oltre determinati limiti, meglio definiti insieme ad un operatore esperto, allora è necessario un trattamento. La cura può implicare terapia della parola con i genitori e con il bambino quanto più grande. Una valutazione dell’ambiente affettivo e dell’eventuale trauma può essere opportuna. L’uso di psicofarmaci come avviene in approcci molto interventisti è da considerare con estrema cautela per la mancanza di una proporzione corretta tra disturbo e trattamento proposto.

Nel campo della medicina biologica l’ omotossicologia può svolgere un ruolo nel trattamento delle varie forme di pavor nocturnus. Una buona anamnesi e una visita medica sono essenziali per la diagnosi iniziale e soprattutto per escludere qualunque malattia organica, che possa provocare o peggiorare gli stessi sintomi. Secondo l’ omotossicologia la sofferenza connessa ai campi emozionali è interdipendente dall’incessante lotta che ogni organismo vivente compie per la gestione delle omotossine. Il termine omotossine include le sostanze tossiche provenienti dall’esterno dell’organismo e assunte dallo stesso in vario modo: alimentazione, respirazione, contatto ecc. Nel caso dei bambini affetti da pavor nocturnus tra le omotossine osservate sono inclusi i metalli pesanti presenti putroppo in vario modo nella catena alimentare. Altrettanto parte delle omotossine sono i metaboliti connessi al complesso lavoro biochimico necessario per la preparazione dei comportamenti e delle emozioni. Tale impegno biochimico è produttore così di scorie residue da eliminare. Il pavor nocturnus è connessa a un’elevazione dei mediatori chimici quali per esempio adrenalina e cortisone. Queste sostanze endogene devono essere però gestite metabolicamente. Quando la gestione delle omotossine complessivamente supera un livello di soglia critico, l’organismo ha difficoltà a pacificare ogni elevazione del tono emotivo. Un pavor nocturnus può coicidere inoltre con una patologia organica, specialmente se connessa sul piano funzionale. Il trattamento con omotossicologia si avvarrà pertanto di rimedi con funzione drenante le omotossine. Questi ultimi saranno generalmente associati ad altri rimedi di omotossicolgia indicati per modulare l’espressione emozionale. Infine sono parte del protocollo di terapia rimedi specifici per le eventuali patologie organiche concomitanti nel piccolo paziente.

La conoscenza  del funzionamento e delle basi metodologiche della medicina omotossicologica sono la premessa per il uno corretto impiego del metodo. I rimedi adottati sono  formulati generalmente in compresse o gocce perlinguali. L’assorbimento dei rimedi avviene  pertanto in bocca. attraverso le mucose L’ omotossicologia  possiede  anche una vasta gamma di  rimedi iniettabili  che estrinsecano un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative, contribuendo a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica e favorisce il drenaggio delle omotossine. L’  omotossicologia iniettabile è uno strumento adottato per la cura dei pazienti  privo di effetti collaterali degni di nota.  Prescrivere e somministrare questa terapia è atto medico in Italia. .L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano  sia agopuntura, sia la medicina omotossicologica, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La metodica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale , ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello

 

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