Gastrite e omotossicologia
L’ omotossicologia coadiuva il trattamento della gastrite tramite rimedi drenanti e modulatori della risposta infiammatoria. I rimedi di omotossicologia sono ben tollerati perché privi di effetti collaterali significativi. La gastrite è un’infiammazione dello stomaco che si distingue una forma acuta da una forma cronica secondo un criterio temporale e clinico del suo decorso. La forma cronica è certamente quella che maggiormente risponde ai criteri di inclusione nel trattamento con omotossicologia. Le forme croniche non mostrano inizialmente sintomi eclatanti mentre le forme acute provocano dolore, nausea, vomito, febbre, dispepsia, emorragia, disappetenza. Le forme croniche hanno una sintomatologia simile, ma a comparsa graduale e protratta o recidivante nel tempo.
Per la diagnosi di gastrite si ricorre all’anamnesi e a esami strumentali come la radiografia e la gastroscopia. Anche se la gastroscopia non è uno degli esami più gradito dai pazienti, esso è indicato anche per distinguere la gastrite dalla neoplasia gastrica. Il prelievi bioptici durante la gastroscopia sono in tal senso molto importanti. Il trattamento farmacologico della gastrite implica la somministrazione di inibitori della pompa protonica (esomeprazolo, pantoprazolo, omeprazolo) e antiacidi (sali di magnesio e alluminio, magaldrato, bismuto colloidale, sucralfato). Nel caso in cui venga accertata l’infezione da Helicobacter pylori si procede all’eradicazione con uno schema di antibiotici. Il trattamento con omotossicologia della gastrite è certamente più indicato per la sua forma cronica iniziale e precede la terapia farmacologica, ove la clinica lo consenta. Altresì il trattamento con omotossicologia affianca la terapia farmacologica. Risulta pertanto significativo per l’inclusione nel protocollo di omotossicologia in relazione a gastrite sia la diagnosi precoce sia la prevenzione.
Secondo l’ omotossicologia le malattie cliniche sono l’espressione di una compensazione necessaria nell’incessante lotta che ogni organismo vivente compie per la gestione delle omotossine. Il termine omotossine include le sostanze tossiche provenienti dall’esterno dell’organismo e assunte dallo stesso in vario modo: alimentazione, respirazione, contatto ecc. ecc. Altrettanto parte delle omotossine sono i metaboliti connessi al complesso lavoro biochimico dell’organismo, produttore così di scorie residue da eliminare. Quando la gestione delle omotossine supera un livello di soglia critico l’organismo produce reazioni precise su tessuti e sistemi tissulari che denominiamo eventi clinici o di malattia. Le reazioni possibili sui tessuti possono essere più o meno gravi a secondo del bolo di omotossine gestito dall’organismo.
La gastrite cronica è secondo l’ omotossicologia una lesione dei tessuti di dignità in fase di impregnazione secondo la tavola delle omotossicosi di Reckeweg. Pertanto oltre ai rimedi specifici per lo stomaco è opportuno affiancare un trattamento di drenaggio con rimedi a epicentro linfatico ed epatico. La corretta attivazione di tessuti sani tramite l’associazione di rimedi è infatti uno dai cardini dell’ omotossicologia. L’organo esprimente il sintomo viene aiutato a procedere verso la guarigione attraverso l’attivazione sinergica di tessuti, funzioni e organi che si trovano in sequenza funzionale significativa. In tale senso le ” parti integre” di un organismo aiutano quelle malate. Una ricetta di omotossicologia completa include più rimedi oltre quelli rivolti direttamente alla malattia per la quale viene consultato il medico.
Una tecnica per aumentare la risposta terapeutica al trattamento della gastrite è rappresentata dall’ omotossicologia iniettabile. In questa tecnica i rimedi di omotossicologia in formulazione iniettabile e indicati per la gastrite, vengono iniettati su punti di agopuntura significativi della stessa diagnosi. Con il trattamento tramite omotossicologia iniettabile si sfrutta una fruttuosa sinergia tra agopuntura e omotossicologia. Si consiglia anche una valutazione della gastrite tramite la nutrizione clinica, infatti l ‘equilibrio tra cibi acidificanti e basificanti contribuisce in modo considerevole al decorso di questa patologia. Questa valutazione è parametra dal PRAL ( Potential Renal Acid Load) in relazione all’alimentazione routinaria praticata dal paziente.
La conoscenza del funzionamento e delle basi metodologiche della medicina omotossicologica sono la premessa per il uno corretto impiego del metodo. I rimedi adottati sono formulati generalmente in compresse o gocce perlinguali. L’assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. attraverso le mucose L’ omotossicologia possiede anche una vasta gamma di rimedi iniettabili che estrinsecano un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative, contribuendo a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica e favorisce il drenaggio delle omotossine. L’ omotossicologia iniettabile è uno strumento adottato per la cura dei pazienti privo di effetti collaterali degni di nota. Prescrivere e somministrare questa terapia è atto medico in Italia. .L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano sia agopuntura, sia la medicina omotossicologica, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La metodica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale , ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello