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Enuresi notturna nei bambini e omotossicologia

Enuresi notturna nei bambini e omotossicologia

enuresi notturna
enuresi notturna

Per l’ enuresi notturna dei bambini utile considerare l’ omotossicologia anche per totalmente priva di effetti collaterali indesiderati. L ‘enuresi notturna notturna dei bambini è il rilascio involontario di urina nel letto e durante il sonno. Il controllo degli sfinteri dovrebbe essere acquisito entro i cinque anni di età. La maggior parte dei bambini lo raggiunge però prima. L’ enuresi notturna definisce una condizione nella quale questo raggiungimento si sposta oltre i cinque anni di età con rilascio notturno di urina almeno due volte alla settimana per periodi prolungati. L’ enuresi notturna notturna primitiva si osserva quando il controllo degli sfinteri non è stato raggiunto e questo riguarda la maggior parte dei casi. L’enuresi notturna notturna secondaria invece definisce la perdita del controllo degli sfinteri dopo avvenuto raggiungimento. L’ enuresi notturna secondaria dei bambini è diagnosticata frequentemente tra i cinque e gli otto anni.

Le cause dell’ enuresi notturna notturna sono emozionali o corporali. Alcune malattie somatiche producono infatti l’enuresi notturna come sintomo. Pertanto è necessario affidarsi a un medico per la corretta diagnosi e consequenziale trattamento. Le cause corporali dell’enuresi notturna notturna sono:

  • infezioni delle vie urinarie
  • dismorfismo congenito delle vie urinarie
  • dismorfismo traumatico delle vie urinarie
  • diabete
  • epilessia
  • malattie neurologiche
  • malattie genetiche

Sono maggiormente frequenti le cause psicologiche dell’ enuresi notturna notturna. L’ enuresi notturna può essere indotta dalla relazione familiare e dunque è materia di comunicazione conflittuale tra bambini e genitore. L’ enuresi notturna stabilisce una rappresaglia inconscia per processi di educazione risentiti come ingiusti o vessatori. La continenza rappresenta alla sua acquisizione un premio che il bambino offre al genitore e come tale può anche revocarlo. Più frequentemente l’ enuresi notturna è indotta a livello subcorticale da un personale risentito di esposizione a predatore. Un riflesso istintuale che condividiamo con tutti i mammiferi consiste nello svuotamento automatico del contenuto della vescica alla presenza di un predatore immaginato o reale. Il motivo biologico di tale riflesso consiste nella migliore sopravvivenza in caso di fuga con la vescica vuota. Si osserva questo riflesso subcorticale anche negli adulti se sottoposti a paura acuta. Un ulteriore motivo psicologico dell’ enuresi notturna è la necessità di marcare il territorio, dopo una risentita invasione dello stesso. Spesso la nascita di un fratello e la sua presenza su un territorio precedentemente dominato senza contrasto alcuno, inducono tale comportamento inconscio. Riassumendo le motivazioni più frequenti dell’ enuresi notturna sono le seguenti:

  • conflitti di coppia dei genitori
  • conflitti bambino genitore
  • nascita di un fratello o di una sorella
  • scolarizzazione
  • traumi o violenza
  • esposizione a predatore
  • paura per altre cause

Nel trattamento dell’ enuresi notturna è importante ottenere la collaborazione dei bambini con una premiazione ogniqualvolta non bagna il letto. L’assunzione di liquidi dovrebbe essere incoraggiata la prima parte della giornata in modo da limitare la sete serale. Prima di portare i bambini a letto è altresì utile assicurarsi che abbia completato la minzione. Punizioni e umiliazioni ai bambini affetto da enuresi notturna, oltre che inutili sono francamente peggiorative. L’emotività è implicata profondamente nell’ enuresi notturna e ogni suo aggravamento complica il quadro. Per la stessa motivazione è errata la pratica di svegliare ripetutamente il bambino durante la notte.

L’ enuresi notturna comporta tanto nei bambini quanto nell’adolescenti una discreta limitazione dei momenti sociali per il rifiuto di attività che implicano l’uscita e il pernotto fuori di casa. La socializzazione dei bambini con enuresi notturna non deve venir alterata dalla sua condizione. Essi devono partecipare a incontri e dormire fuori di casa, utilizzando a scopo protettivo biancheria assorbente. Le mutandine assorbenti sono concepite proprio per i bambini in età scolare che bagnano il letto di notte. I bambini potranno quindi dormire tranquilli anche quando ospite da amici o parenti. Tuttavia, l’uso dei pannolini fuori da un contesto limitato al pernotto fuori di casa, giusto per evitare il problema, interferisce in maniera significativa con la risoluzione dell’ enuresi notturna. La medicina convenzionale impiega in alcuni casi più impegnativi farmaci come l’imipramina, un antidepressivo oppure la desmopressina, una sostanza simile all’ormone antidiuretico. L’uso di farmaci come avviene in approcci molto interventisti è da considerare però con estrema cautela per la mancanza di una proporzione corretta tra disturbo e strumento di terapia.

Nel campo della medicina biologica l’ omotossicologia può svolgere un ruolo nel trattamento dell’ enuresi notturna nei bambini. Una buona anamnesi e una visita medica sono essenziali per la diagnosi iniziale e soprattutto per escludere qualunque malattia organica, che possa provocare o peggiorare gli stessi sintomi. Secondo l’ omotossicologia la sofferenza connessa ai campi emozionali è interdipendente dall’incessante lotta che ogni organismo vivente compie per la gestione delle omotossine. Il termine omotossine include le sostanze tossiche provenienti dall’esterno dell’organismo e assunte dallo stesso in vario modo: alimentazione, respirazione, contatto ecc. Nel caso dell’ enuresi notturna tra le omotossine osservate sono inclusi i prodotti chimici presenti purtroppo in vario modo nell’alimentazione dei bambini. Altrettanto parte delle omotossine sono i metaboliti connessi al complesso lavoro biochimico necessario per la preparazione dei comportamenti e delle emozioni. Tale impegno biochimico è produttore così di scorie residue da eliminare. L’ episodio di enuresi notturna è connessa a un’elevazione dei mediatori chimici implicati nel quadro emozionale correlato. Queste sostanze endogene devono essere gestite metabolicamente. Quando la gestione delle omotossine complessivamente supera un livello di soglia critico, l’organismo ha difficoltà a pacificare ogni elevazione del tono emotivo. L’ enuresi notturna può coincidere inoltre con una patologia organica, specialmente se connessa sul piano funzionale. Il trattamento si avvarrà pertanto di rimedi con funzione drenante le omotossine. Questi ultimi saranno generalmente associati ad altri rimedi  indicati per modulare l’espressione emozionale. Infine sono parte del protocollo in omotossicologia rimedi specifici per le eventuali patologie organiche concomitanti nel piccolo paziente.

La conoscenza  del funzionamento e delle basi metodologiche della omotossicologia sono la premessa per il uno corretto impiego del metodo. I rimedi adottati sono  formulati generalmente in compresse o gocce perlinguali. L’assorbimento dei rimedi avviene  pertanto in bocca. attraverso le mucose L’ omotossicologia  possiede  anche una vasta gamma di  rimedi iniettabili  che estrinsecano un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative, contribuendo a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica e favorisce il drenaggio delle omotossine. L’  omotossicologia iniettabile è uno strumento adottato per la cura dei pazienti  privo di effetti collaterali degni di nota.  Prescrivere e somministrare questa terapia è atto medico in Italia. .L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano  sia agopuntura, sia la medicina omotossicologica, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La metodica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale , ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Omotossicologia a Roma

 

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